Oggi il sacerdote ha 80 anni e abita in Germania: è una figura nota per la sua opera di sensibilizzazione contro il nazismo e le ideologie professate dal padre. Che ricoprì le cariche di capo della cancelleria del partito nazionalsocialista e diventò segretario personale di Hitler. Probabilmente ucciso in un bombardamento nelle vicinanze del bunker di Hitler a Berlino, il gerarca fu processato a Norimberga in contumacia e condannato a morte, visto che non c’erano prove sufficienti del suo effettivo decesso.
Il figlio Martin Jr, primogenito di nove tra fratelli e sorelle, venne a contatto sin dalla tenera età con il mondo nazista e gli ambienti riservati dei collaboratori del padre. Conobbe gerarchi del calibro di Heinrich Himmler, Joseph Goebbels e Hermann Goring. Bormann rimase scioccato dai terribili crimini perpetrati del regime nazista. Nel tentativo di espiare le colpe del padre, dopo la guerra diventò prete cattolico e poi missionario, stanziato in Congo ed altri stati africani. Andava spesso a parlare nelle scuole dell’olocausto e dei crimini e ideologie naziste. Ha raccontato, in diverse trasmissioni e recentemente nel documentario Hitler’s Henchmen del canale inglese Channel 5, che la moglie di Himmler gli mostrò quand’era bambino una sedia fatta di ossa umane. Nel 1971, Bormann lasciò i voti per sposare una suora che lo aveva curato dopo un incidente quasi mortale avuto due anni prima.
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