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DEMONI E NOMI


LuciferoTratto da Area di Confine n° 46 - Luglio 2009
Di Fabrizio Rondina
I demoni sono esseri appartenenti al mondo spirituale (e non solo) che, secondo l' opinione corrente e la visione dettata dalla religione ebraica, cristiana e islamica, influenzano negativamente o positivamente la vita degli uomini.
I demoni vengono menzionati nella Bibbia e nel Corano (le apparizioni bibliche però non fanno riferimento al mondo spirituale e demoniaco con cui molte persone affermano di essere in contatto) e nei libri e testi a loro dedicati.
La concezione cristiana afferma che i demoni erano angeli ribelli a Dio. Secondo la tradizione ebraica alcuni di essi (Grigori) sarebbero venuti sulla Terra per concupire le donne di questo pianeta.
 I demoni cercano quindi d'influenzare gli uomini in modo che si distacchino a loro volta da Dio e commettano dei peccati.
 I demoni abitano l'inferno con il loro sovrano Satana, dove puniranno e tortureranno il peccatore dopo la morte.
L'accezione negativa deriva dunque, nella nostra cultura, dalla parola "demonio" con la quale si identifica Satana, il Diavolo. "Demone" indica nella cultura cristiana qualunque angelo caduto insieme a Lucifero nella dannazione. Da qui la diffusione di mitologemi e storie che vedono i demoni come agenti del male e responsabili di infestazioni di case, foreste e luoghi stregati. Gli adepti del culto degli antenati cercavano di influenzare l'azione degli spiriti buoni e cattivi. Alcuni popoli antichi, tra i quali gli egizi e i babilonesi, credevano che tali spiriti controllassero le funzioni corporali e che i demoni provocassero malattie.
L'Inferno si dice sia governato da Quattro grandi signori al potere. Satana, Beelzebub, Astaroth e Azazel.
Queste sono le loro rappresantazioni e i loro sigilli
 Demoni

Satana (Ea, Enki, Melek Ta’Us) è il più potente e governa su tutti gli altri
Beelzebub (Baalzebub, Enlil, Bel, Pir Bub, Bael)
Astaroth (Astarte, Inanna, Ishtar, Isis, Ashtart, Ashtoreth, Asherah, Ahet, Aset, Tanit-Ashtart, Anat, Athena)
Azazel (Shamash, Utu, Ashur, Zazel, Samyaza, Samyazazel, Shamgaz, Shemyaza, Shemihazah, Shamash, Utu, Samas, Babbar, Ashur, Shamyah, Hathra, Semjaz)
Erano gli Dei Originali della Mesopotamia.
Esistono poi anche 6 capi che reggono il complesso degli inferi, e sono:
01. AGALIAREPT
02. ASMODEUS
03. FLERUTY
04. LUCIFUGE ROFOCALE
05. SARGATANAS
06. SATANACHIA
Nel contesto islamico al di là del principale esponente diabolico, Iblis, l'Islam crede nell'esistenza di una pluralità di demoni. Chiamati Shayatin (pl. di Shaytan, "Satana") e dotati di natura di fuoco, talora essi vengono elencati come facenti parte di una categoria di Jinn, caratterizzati dalla loro invariabile natura estremamente rivolta al Male. Quando invece sono considerati esseri del tutto simili a Iblis, seppure meno potenti, gli Shayatin si crede che popolino l'inferno (Jahannam ), come narrato nei noti racconti del Mi'raj che furono resi con l'espressione "Libri della Scala", nel senso di scalata al Cielo, nel corso della quale al profeta Muammad fu concesso di assistere alle torture che costoro infliggevano ai dannati e che, con ogni probabilità, ispirarono anche Dante Alighieri nel suo libro dedicato all'Inferno della Divina Commedia.

Tornando alla descrizione ebraica, secondo la Cabala esistono dunque sei categorie di Demoni:
Demoni del Fuoco: abitano le regioni più lontane degli Inferi.
Demoni dell’Aria: dimorano e volano intorno agli uomini.
Demoni della Terra: essi si mescolano agli uomini con il compito di tentarli e ammaliarli.
Demoni dell’Acqua: vivono negli oceani, nei mari e nei fiumi provocando burrasche e naufragi.
Demoni Sotterranei: si celano nei pozzi e sono la causa di terremoti e delle eruzioni vulcaniche
Demoni delle Tenebre: devono il loro nome al fatto che vivono lontani dal sole.
La Cabala divide poi queste categorie di Demoni in 10 gruppi, ciascuna comandata da un Demone particolare, ed inoltre l'ultima categoria è composta da 4 sottocategorie :
01 THAMIEL: i bicefali. Spiriti in rivolta dominati da Moloch.
02 CHAIGIDEL: Spiriti di menzogna guidati da Beelzebub e da Bodon.
03 SATARIEL: i velatori. Spiriti della falsità, retti da Lucifugo.
04 GAMCHICOLH: i Perturbatori di anime. Spiriti impuri governati da Astaroth.
05 GALB: gli Incendiari. Spiriti della collera dominati da Asmodeo.
06 TAGARIRIM: i litigiosi. Sono gli Spiriti della discordia guidati da Belphegor.
07 HARAB SERAPHEL: i corvi della morte. Spiriti ribelli governati da Baal.
08 SAMAEL: i battaglieri. Spiriti della ferocia guidati da Adramelech.
09 IAMALIEL: gli Osceni. Spiriti capeggiati da Lilith.
10 RESHAIM: i malvagi. Spiriti crudeli governati da Nahenia.
10a GHEBURIM (violenti)
10b RAPHAIM (vili)
10c NEPHILIM (voluttuosi)
10d ANACIM (anarchici)
I demoni principali che, secondo la tradizione magica, vennero generati nel ventre di Lilith la grande madre e dal seme di Adamo (libertino e adultero, quindi) sono settantadue e sono divisi in Re, Duchi, Marchesi, Conti e Presidenti. In realtà non sono essi spiriti, bensì forze della natura, energie libertine presenti nella mente umana che, per stimolo conoscitivo, crea le scienze, le materie di studio che hanno dimensioni e riscontri conducendo l'essere umano a distaccarsi da Dio. Si scoprono taluni aspetti ad esempio di cui la Bibbia non fa menzione, si vede che c'è altro, che si possono sposare gli elementi, creare nuovi stimoli, calcolare e volare, guarire. Ecco perchè sin dall'antico le scienze sono state demonizzate: la paura che esse strappassero Dio all'uomo. Fra le virtù demoniache appaiono appunto anche le scienze.
I nomi di questi demoni derivano da radici ebraiche, egiziane, greche, babilonesi e persiane. Sono settantadue energie ben definite e a ciascuna di esse sono attribuite specifche facoltà.

Per quanto riguarda i metodi di contatto e di evocazione dei demoni, normalmente si fa ricorso a formule, pentacoli e grimori. Un grimorio è un libro di magia. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del Medioevo e l'inizio del XVIII secolo e contenevano soprattutto corrispondenze astrologiche, liste di angeli e demoni, istruzioni per fare incantesimi, preparare medicine e pozioni, invocare entità soprannaturali e fabbricare talismani. La parola grimorio deriva probabilmente dal francese antico gramaire, parola avente la stessa radice di grammatica e glamour. Questo forse perché, verso la fine del medioevo, le grammatiche latine (libri sulla sintassi e sulla pronuncia latina) erano il fondamento degli studi scolastici e dell'educazione universitaria, controllata dalla Chiesa e, per la maggioranza analfabeta della popolazione, tutti gli altri libri erano considerati di stregoneria. Inoltre il termine grammatica denotava, sia presso letterati che analfabeti, un libro contenente istruzioni.
Famosi grimori sono:
“La magia sacra” di Abramelin il mago, il “Liber Juratis” o “Libro di Honorius”, la “La Gallina Nera”, la “Chiave di Re Salomone”, la “Piccola Chiave di Salomone”, il “Il Grande Grimorio”.
Verso la fine del XIX secolo, molti di questi testi (tra cui quello di Abramelin e le Chiavi di Salomone) furono recuperati da organizzazioni esoteriche pseudo-massoniche quali l'Hermetic Order of the Golden Dawn e l'Ordo Templi Orientis. Aleister Crowley, uno dei protagonisti in entrambi i gruppi, funse poi da ispiratore per molti movimenti contemporanei compresi Wicca, Satanismo e la Magia del Caos.
Nonostante esistano edizioni originali di quasi tutti i grimori citati, fin dal XIX secolo vengono messe in commercio dei falsi o delle edizioni mal tradotte (molti dei testi originali sono in francese o in latino, e piuttosto rari). Alcuni considerano un grimorio moderno il Necronomicon, nato sul seguito dello pseudobiblium inventato da Howard Phillips Lovecraft, ispirato dalla mitologia sumera e dall'Ars Goetia, una sezione del Lemegeton che riguarda le invocazioni demoniache. Da notare che, come esplicitamente indicato dallo stesso H.P. Lovecraft in molte delle sue lettere, il Necronomicon è una sua pura invenzione e non è mai esistito, anche se tuttora è fatto oggetto di ricerche particolari.
A tal riguardo, anche il manoscritto Voynich può essere considerato un grimorio, seppure occorre dire che il suo contenuto non è mai stato decifrato e potrebbe trattarsi inoltre di un falso storico.
Si conoscono anche libri di incantesimi (papiri magici) molto più antichi e chiamati alcune volte grimori dagli studiosi contemporanei. La maggior parte di questi è stata recuperata tra le sabbie dell'Egitto ed è scritta in greco antico o in egizio demotico.
La Clavicula Salomonis
E' sicuramente il trattato magico più diffuso e conosciuto di tutta l'area mediterranea. La sua popolarità è dovuta anche al fatto che esso è un vero e proprio manuale pratico di magia: descrive come preparare le invocazioni e gli strumenti per le operazioni di magia, quali formule impiegare, di quali simboli e sigilli munirsi per difesa, come conversare con gli spirirti evocati, ed infine cosa chiedere.
Le origini della Clavicula sono sicuramente molto antiche. Molte delle cerimonie e dei rituali descritti in esso, risultano simili a quelli utilizzati da popoli quali Babilonesi, Caldei ed Ebrei. Malgrado questo però, la vera attribuzione del testo al re Salomone, non è mai stata autenticata pienamente.
La prima citazione storica della Clavicula risale allo storico ebreo Giuseppe Flavio, uno scrittore romano di origine ebraica che, vissuto nel primo secolo d.C., scrisse le sue opere in greco.
Successivamente fu citato dallo storico bizantino Michele Psello, e poi ancora ne “Le Grand Albert”, attribuito ad Alberto Magno, in cui sono riportate delle formule attribuite ad un certo Aronne Isacco, mago di corte dell'imperatore di Bisanzio, Manuele I Comneno, il quale le aveva tratte a sua volta da un testo antichissimo, che con tutta probabilità era proprio quello che oggi va sotto il nome di “Clavicula Salomonis”.
Della Clavicula esistono, proprio per la sua grande diffusione, copie in differenti lingue, dal francese all'italiano, dal'inglese al tedesco. La maggior parte di questi manoscritti è custodita nel British Museum di Londra o nella Biblioteca dell'Arsenale a Parigi; altri invece fanno parte di collezioni private o di biblioteche sparse un pò in tutto il mondo.
Per il suo carattere evocatorio e diabolico, la Clavicula venne proibita nel 1559 dall'Inquisizione come opera pericolosa. Nonostante questo, però, la prima copia stampata fece la sua apparizione a Roma nel 1629.


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