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Gildo Claps contro il vescovo "O ha coperto o è incapace"


17 anni dopo la scomparsa della ragazza, una manifestazione a Potenza. Gravi accuse del fratello: "Nel '96 o nel 2008 qualcuno ha visto il cadavere e ha taciuto"

POTENZA - Diciassette anni dopo la scomparsa - anche quella volta era domenica- una manifestazione ha ricordato Elisa Claps a Potenza. Sei mesi fa 1 il suo cadavere fu ritrovato nel sottotetto della Chiesa della Trinità. La sua famiglia, l'associazione "Libera" e centinaia di cittadini sono tornati in piazza per chiedere giustizia. E dal fratello di Elisa sono arrivate gravi accuse alla Chiesa locale.

Per Gildo Claps, non è possibile che il cadavere non sia stato visto prima. "Per esempio nel '96: per circa un anno, in quel sottotetto, furono effettuati dei lavori. Sappiamo con certezza che l'impresa incernierò dei cassettoni proprio in corrispondenza del cadavere di mia sorella. Ridicolo pensare che nessuno abbia mai visto niente. E nel 2008, qualcuno di sicuro ha rimosso del materiale che ricopriva il corpo, di questo chiediamo conto al vescovo: o sapeva oppure è incapace di controllare uomini della sua Diocesi". "La Chiesa - ha continuato - deve dire quello che sa. Il ritrovamento è stato solo una messinscena".

Don Marcello Cozzi, referente locale di Libera. ha chiesto l'intervento del presidente della Repubblica Napolitano "per chiedere conto al Csm, da lui presieduto, dell'operato di Felicia Genovese, il pm che coordinò le indagini sulla scomparsa di Elisa". Per l'omicidio della ragazza è indagato Danilo Restivo, già coinvolto nelle indagini subito dopo la scomparsa, detenuto in Inghilterra per un altro omicidio.

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