Un editoriale dell’Osservatore Romano riflette sulle recentissime scoperte fatte dall’astrofisica, e si interroga sui potenziali pensieridei fratelli di oltre galassia. Nello spazio infinito ci potrebbe essere la vita, e magari in un remoto punto oscuro la civiltà è così avanzata che leggono proprio il giornale del Vaticano. Peccato solo non potergli rispondere come si dovrebbe, mal’affetto cosmico rimane, per l’alto prelato che ha dedicato un pensierino a chi vive a qualche milione di anni luce di distanza. Un gesuita che già in passato si era posto il problema della compatibilità tra fede cristiana e vita extraterrestre, dando riposta positiva. L’intelligenza superiore degli alieni comporterebbe secondo l’astronomo del Vaticano anche il risparmio della fatica da fare in caso di conversione. Simile sforzo vale solo per i poveri umani.
L’ASTRONOMO DEL PAPA E L’ALTRA VITA -L’editoriale di padre Funes, già leggibile in Pdf sul sito dell’Osservatore romano, e’ intitolato ‘Se qualcuno respira arsenico‘, ed e’ dedicato alle recenti scoperte in astrofisica, le ‘nane rosse’ di cui ha dato conto ‘Nature’, e il batterio capace di vivere attraverso l’arsenico, pubblicata su Science, così come l’altra notizia pubblicata sulla rivista scientifica dell’esistenza di un pianeta, molto più grosso della Terra, dove le temperature e il vapore acqueo formato da nubi densissime indicherebbero un potenziale di vita extraterrestre. E il gesuita-astronomo si interroga su altri mondi possibili e si chiede che tipo di esseri viventi dobbiamo cercare.” Dalle nuove scoperte, commenta, indubbiamente verrà un allargamento dei ‘nostri orizzonti concettuali’. Verranno domande sui pianeti e le galassie e su cosa sia un essere vivente. Ma se cerchiamo nuove forme di vita, ‘dobbiamo almeno sapere cosa cercare, cioe’ definire cosa e’ un essere vivente’, quindi si allargheranno ‘i nostri orizzonti concettuali’. ‘E chissà se, – e’ la conclusione – in una lontanissima galassia ellittica, qualcuno che abita su una ’super terra’ orbitante intorno a una ‘nana rossa’ e respira arsenico, in questo momento si sta facendo le stesse domande”.ET PUO’ ESSERE UN CREDENTE ? - Padre Funes, che da buon gesuita spazia senza problemi dalla astrofisica alla teologia, nel 2008 ha affrontato proprio con l’Osservatore romano una serie di questioni sulla ipotesi di esseri viventi extraterrestri: sarebbero compatibili con la fede in Dio e non e’ detto che dovrebbero aver bisogno della redenzione. E un anche se molti scienziati fanno professione di ateismo, non e’ vero che l’astronomia favorisce una visione atea: una trentina di crateri della luna portano i nomi di antichi astronomi gesuiti, un asteroide del sistema solare e’ stato intitolato al suo predecessore alla Specola, padre George Coyne. Padre Funes dunque non e’ impreparato a dialogare con il fratello che respira arsenico, per vedere se anche lui si pone gli stessi quesiti
http://www.giornalettismo.com/archives/101280/vaticano-cerca-fratelli-extraterrestri/2/








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