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AVVENIRE CONTRO IL GRANDE FRATELLO: “BESTEMMIANO E MEDIASET ASSOLVE”


Matteo Casnici6 gennaio 2011 - Il quotidiano dei vescovi ha un diavolo per capello. Si vede che la bestemmia di un concorrente non si può contestualizzare, quella del premier sì.
“Ci sono ideatori di spettacoli che pur di ‘fare ascolti’ e tenere accesi i riflettori programmano incidenti-esca. Il caso del bestemmiatore e’ emblematico”. Lo denuncia il quotidiano dei vescovi, Avvenire, che critica oggi le “incivili indulgenze” che ci sono state sul caso della bestemmia al “Grande Fratello”. Un atteggiamento che secondo il direttore del giornale cattolico, Marco Tarquinio, stride con la solidarieta’ che a tutti i livelli viene espressa ai cristiani perseguitati del Medio Oriente.
INCIVILI INDULGENZE - “Mentre nel mondo ci sono decine di milioni persone che soffrono e vengono uccise per la propria fede, mentre ci sono cristiani condannati a morte per ‘blasfemia’ solo perche’ non rinunciano alla nostra fede in Gesu’ Cristo ‘vero Dio e vero uomo’, in Italia, culla del cristianesimo e cuore della cattolicita’, non si fa solo spettacolo dell’offesa a Dio e alla buona educazione che accomuna credenti e non credenti,
 ma – rileva il corsivo – si mette in scena anche il rito dell’ indulgenza verso un’ autentica blasfemia espressa nella sua forma piu’ volgare e urtante”. “Personalmente – conclude il direttore Tarquinio – ho cancellato la brutta china del Grande Fratello dai miei possibili percorsi televisivi. Rifiutare certi prodotti tv e’ l’arma piu’ forte di cui disponiamo, ma so anch’io che non e’ sempre sufficiente. E anche stavolta, purtroppo, ne abbiamo una prova assai chiara. Trovo assai grave, e mi sembra incredibile e incivile, che la dirigenza di Mediaset continui a subire e, dunque, avalli tutto questo”.
E LA CONTESTUALIZZAZIONE? – Il direttore Tarquinio, insomma, ha un diavolo per capello. E francamente non si capisce perché: in occasione del video che riportava un simpatico bestemmione del premier, monsignor Fisichella aveva invitato a ‘contestualizzare’ la frase all’interno del contesto. Evidentemente c’è chi, come Berlusconi, ne è degno, e chi no.


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