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IL PAPA SFRATTA I CONTADINI


Tenuta dell' AcquafreddaDa dieci anni in contenzioso con il Vaticano, gli agricoltori della Tenuta di Acquafredda stanno ricevendo i provvedimenti esecutivi. E manifestano contro la Santa Sede.
Succede anche questo: il Papa sfratta i contadini. Il modello della società cattolica, così incardinata sulla famiglia sostenibile e sul recupero del ruolo ancestrale dell’agricoltura e del rapporto con la terra, evidentemente non piace più neanche alla Santa Sede, che sta portando a compimento i provvedimenti esecutivi di sfratto a carico dei contadini della Tenuta di Acquafredda.
F-U-O-R-I! – Il parco, già possedimento di un ordine monastico, è stato dichiarato Riserva Naturale dagli enti dello Stato. Si trova a Roma, nella zona nord-ovest della città.
Antico possedimento dei monaci di S.Pancrazio, la riserva prende il nome dalla freschezza delle acque del fosso della Magliana, dove si fermò il re dei Goti Totila nell’anno 547 quando conquistò Roma. L’area da un punto di vista ambientale fa parte dell’ ecosistema Ponte Galeria – Arrone nel settore nord ovest della città. La valle di Acquafredda è fiancheggiata
 da ulteriori, numerose piccole valli che si aprono su sedimenti di sabbia e argilla ma anche di tufo. Il suolo è fertile, ed ampia è la varietà naturale potenziale: sughere, olmi, equiseti, rosa canina, ginestra, cardi e orchidee. Alcune di queste specie peraltro permangono solo in corrispondenza del reticolo idrografico. L’ambiente ripariale, distribuito lungo il fosso, svolge un importante ruolo ecologico: nelle formazioni a salici e canneti si possono trovare uccelli tipici degli ambienti umidi, come la folaga, la gallinella d’acqua, l’usignolo di fiume e il pendolino. L’area comprende pregevoli tenute agricole e da segnalare è la presenza di una torre medievale.
AMMINISTRAZIONE DELLA SANTA SEDE – Dall’altra parte della barricata il Capitolo di San Pietro, ovvero l’Apsa, Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica: praticamente, la divisione Beni Pubblici dello Stato del Vaticano.
A questo Ufficio spetta di amministrare i beni di proprietà della Santa Sede, destinati a fornire fondi necessari all’adempimento delle funzioni della Curia Romana. (…) La Sezione Ordinaria amministra i beni che le sono affidati avvalendosi, quando sia opportuno, della collaborazione di esperti; cura la gestione del personale attivo della Santa Sede; sovraintende alle direzioni amministrative che fanno capo ad essa; provvede a quanto è necessario per l’attività dei Dicasteri; cura gli aspetti tecnici, la manutenzione e lo sviluppo dell’infrastruttura telematica per la presenza della Santa Sede nella rete Internet; cura inoltre la contabilità e redige il bilancio preventivo e consuntivo. La Sezione Straordinaria, sotto la guida diretta di un Delegato, adempie i compiti prima riservati all’Amministrazione Speciale della Santa Sede.
Da oltre 10 anni la Santa Sede avrebbe revocato unilateralmente i contratti d’affitto ai contadini.
IN PIAZZA CONTRO IL PAPA – Ed è da oltre 10 anni, appunto, che le maestranze sono in piazza per manifestare contro il Papa. Un vecchio articolo del Corriere della Sera dava conto, nel 1995, dell’esplosione della protesta.
Protesta in piazza di coltivatori sfrattati “Pontefice, perche’ ci sfratti?” c’ era scritto su uno striscione che una trentina di persone hanno esposto ieri mattina in piazza Pio XII, a pochi metri da piazza San Pietro, dove il papa stava tenendo l’ udienza generale del mercoledi’ . “Il reverendissimo capitolo di San Pietro . si legge in un volantino distribuito dai manifestanti ed indirizzato al papa . ha disdetto i contratti di affitto ai coltivatori della tenuta Acquafredda e precluso fino ad oggi ogni trattativa. Questa situazione portera’ alla chiusura di dieci imprese e la perdita della propria abitazione per circa venti famiglie, molte delle quali abitano e lavorano queste terre da quesi 70 anni. Chiediamo umilmente un suo intervento per continuare a coltivare queste terre”.
RATZINGER ASCOLTACI – Nessuna pietà, nessun incontro con i contadini del Papa: gli uffici del pontefice li vogliono fuori dalle terre apostoliche. E stanno passando alle vie di fatto, se è vero che la manifestazione di oggi lamenta l’arrivo dei provvedimenti di sfratto esecutivo. I contadini, con i loro striscioni a via della Conciliazione, tornano a chiedere udienza al Pontefice.
‘Sua Sanita’, i contadini dell’Acqua Fredda a Roma Le chiedono di intercedere presso il Capitolo di San Pietro, proprietario della Tenuta, affinche’ non si abbia a perpetrare quella che secondo noi e’ una grande ingiustizia, sia sotto il profilo umano che morale’. Cosi’ inizia la lettera aperta rivolta dagli agricoltori sotto sfratto della Tenuta dell’Acqua Fredda al Papa Benedetto XVI. I contadini che stanno manifestando in Largo Giovanni XXIII hanno preparato per il Pontefice anche un cesto contenente i loro prodotti e vorrebbero farglielo recapitare insieme alla missiva. ‘Il Capitolo di San Pietro – scrivono – sta ormai mettendo in atto gli sfratti esecutivi, apparentemente senza motivo, di noi contadini, sia dalle abitazioni che dai terreni che coltiviamo da 4 generazioni, rifiutando qualsiasi dialogo, come chiediamo da molti anni. Questo agire comportera’ la chiusura di attivita’ produttive da circa cento anni, lasciandoci senza casa e impedendoci di coltivare la terra, unica nostra fonte di sostentamento. Per altro in un periodo di grande difficolta’ per tutto il Paese. Per queste ragioni chiediamo di incontrarLa per comprendere le ragioni che hanno portato agli sfratti e cercare di trovare una soluzione piu’ umana e benevola nei nostri confronti.
Finora sono cadute nel vuoto le loro richieste. Aiutati in questo dalla federazione romana dei Verdi, che oggi è in piazza insieme a loro, presente il presidente nazionale Angelo Bonelli, i contadini avrebbero tutta l’intenzione di ricordare al pontefice che “la Tenuta dell’ Acqua Fredda e’ una riserva naturale regionale e ha una destinazione agricola”.



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