
Se si potesse richiamare in vita un iniziato ai Misteri, ci confermerebbe che nella figura del Redentore Gesù, dalla nascita fino all'ascensione in cielo, scena per scena, percepisce il ricordo dei due Redentori Dioniso ed Eracle.
(Il teologo Raschke, Das Christusmysterium, 117)
Asclepio
Il culto di Asclepio guadagnò ben presto vasta diffusione, e le guarigioni miracolose da lui operate nel tempio di Epidauro, fin dall'inizio del V secolo a.C., erano conosciute in tutto il mondo (Herzog, W 71 sgg): era meta di pellegrinaggio come oggi è Lourdes, ma non così comodo e facilmente raggiungibile. Oltre che portentose liberazioni da tenie, pidocchi, ernie e simili, i paralitici camminavano,
i ciechi riacquistavano la vista, i muti la parola e persino i calvi si allontanavano con folte chiome (ibid.).
Asclepio guariva non solo i mali del corpo, ma anche quelli dell'anima. Da sempre medico e divinità guaritrice, divenne, come in seguito Gesù, un Salvatore e un Soccorritore in tutte le situazioni critiche dell'esistenza, un Redentore insomma. Sul suo altare troneggiava in lettere cubitali la parola Sotér (= Salvatore), e rimase fino ad epoca profondamente cristianizzata il rifugio soprattutto delle persone colte. Molti sostennero di averlo veduto in carne ed ossa e di essere stati testimoni oculari dei suoi benefici 1.
Continua a leggere...»
0 commenti:
Posta un commento